Con la stagione invernale in arrivo, sia i lavoratori che le aziende si impegnano per far fronte a una stagione molto impegnativa. Il motivo è facile da intuire, visto che la crescita esponenziale dei costi energetici si è tradotta in un consistente e pericoloso caro bollette. Così, un numero sempre più elevato di imprese ha la necessità di ridurre i consumi, il che porta a tentare di risparmiare sul riscaldamento degli ambienti.
Non tutti i lavoratori hanno la possibilità di optare per lo smart working e quindi lavorare da remoto: ecco perché urge una soluzione. Non a caso Confindustria Alto Adriatico ha sottoscritto con le sigle sindacali più rappresentative un accordo relativo alla fornitura di abiti da lavoro più protettivi e più pesanti, che consentano di lavorare in maniera confortevole anche in presenza di temperature basse. Tutto lascia pensare che questo modello sia destinato a essere replicato anche in altre zone d’Italia.
Gli obblighi per i datori di lavoro
Con ms abiti da lavoro online le aziende hanno la possibilità di trovare soluzioni efficaci per soddisfare tutte le esigenze in questo ambito. Come noto, i datori di lavoro hanno l’obbligo di mettere a disposizione dei propri dipendenti dei capi che siano in linea con ciò che è indicato dalle norme. I lavoratori, al tempo stesso, sono costretti a indossare questi indumenti nel caso in cui essi siano necessari per lo svolgimento di una mansione ben precisa. Un esempio concreto? Quello di un facchino che si trova a lavorare dentro le celle frigo, oppure quello di un operaio specializzato che deve operare in altezza o sotto terra. Come si può facilmente intuire, le mansioni di questi lavoratori vengono svolte a condizioni diverse rispetto a quelle di chi si dedica a un’attività di tipo amministrativo o impiegatizio. Ecco, quindi, che la differenza di mansioni e di contesto lavorativo incide sull’obbligo per l’azienda di mettere a disposizione i dispositivi di sicurezza e gli indumenti.
Le decisioni delle aziende
È chiaro che si tratta di un tema di grande attualità e che ha a che fare, fra l’altro, con i provvedimenti presi dalle aziende allo scopo di ridurre i costi del riscaldamento. Questa scelta ha un impatto significativo sulla vita dei dipendenti, per esempio per ciò che concerne gli indumenti che è necessario indossare sul posto di lavoro. Ecco spiegata la ragione per la quale i sindacati e gli imprenditori sono giunti a un accordo, così che possano condividere le iniziative da mettere in pratica per consentire ai lavoratori di operare in condizioni di sicurezza ottimale e al calco.
Operatività in sicurezza
Il modus operandi che è stato stabilito dal protocollo è condiviso e collegiale. Le sigle sindacali e le aziende sono chiamate a collaborare con lo scopo di pianificare e mettere in atto gli interventi che servono a garantire la sicurezza delle condizioni di lavoro mentre, al tempo stesso, si risparmia sulle spese energetiche. Mentre in estate era stato sottoscritto un protocollo per la gestione dell’attività produttiva a fronte di temperature record con il caldo che rappresentava una vera e propria minaccia, adesso i sindacati e gli industriali hanno rinnovato l’intesa raggiunta, fra l’altro, a proposito della modalità di condivisione delle scelte.
Abiti più caldi
Le aziende, dunque, sono tenute a fornire abiti a isolamento rinforzato che siano in grado di contenere i disagi che potrebbero scaturire dalla messa in pratica delle misure di contenimento. Questi indumenti devono essere compatibili con l’attività lavorativa che viene svolta e al tempo stesso assicurare condizioni di lavoro che siano in linea con ciò che è previsto dai contratti collettivi e dalla legge. Insomma, via libera a berretti, a guanti, a giacconi e a maglioni che siano più caldi e quindi capaci di proteggere meglio: così i lavoratori avranno la possibilità di essere operativi al caldo anche in ambienti meno riscaldati del solito. Al di là degli indumenti, poi, le giornate più fredde possono essere affrontate in maniera più efficace anche grazie a bevande e pasti caldi. Ecco perché le parti firmatarie hanno deciso di far distribuire bevande calde a prezzi calmierati o addirittura gratis. In più, sono stati previsti nuovi modelli organizzativi, con orari più flessibili e turni rimodulati.