La manifestazione fieristica, denominata anche con la sigla Eicma, capita stavolta in un anno molto particolare, con i principali eventi concorrenti in Europa posti fuori gara: la biennale di Colonia cadrà nel 2010, la fiera di Parigi èstata annullata per profonde difficoltà organizzative.
Anche quella di Milano, comunque, non èla pi๠la pi๠indimenticabile delle edizioni: le due principali case costruttrici giapponesi (Honda e Yamaha) hanno scelto di disertare la manifestazione. In compenso, non mancano all’appello le altre grandi marche: Suzuki, Bmw, Kawasaki e anche le nostre Piaggio e Malaguti. Bisogna poi tenere conto delle tante società legate all’indotto, alla componentistica, agli accessori.
In tutto, ad Eicma partecipano quasi cinquecento espositori provenienti dall’Italia e da trenta nazioni estere, distribuiti in un totale di sei padiglioni nell’area della fiera di Rho – Pero.
La crisi globale ha colpito duramente il settore motociclistico, e gli incentivi avanzati in Italia e negli altri Paesi per favorire l’acquisto di nuovi mezzi, possibilmente ecologici, e per rottamare i vecchi non hanno ottenuto risultati apprezzabili.
Il discorso colpisce in misura uguale tanto le motociclette quanto i ciclomotori. Un contributo per una svolta potrebbe offrirla l’esposizione chiamata “Green Planetâ€, dedicata alla presentazione dei veicoli elettrici o comunque rispettosi dell’atmosfera.
Fra i momenti meno impegnati e pi๠di evasione, invece, si collocano le esibizioni di supercross ed enduro, compiute da piloti e stuntmen professionisti in un campo di gara appositamente predisposto.