Ma, soprattutto, Tianjin èuno dei principali porti mercantili del gigante asiatico, una delle porte principali per far affluire i nostri prodotti all’interno dell’immenso e prosperoso mercato cinese.
Dopo lunghi anni di trattative, èstato finalmente siglato l’accordo di cooperazione fra le autorità di Tianjin e quelle del principale porto italiano, Genova.
Già diversi anni fa anche Rotterdam ha firmato un accordo del genere, che ha offerto all’economia olandese una spinta preziosa, ma, per motivi di minore distanza geografica (cinque giorni di navigazione in meno), Genova ha la possibilità di sopravanzare rispetto ai concorrenti dei Paesi Bassi.
Ma in cosa consiste l’accordo? In pratica, vaste infrastrutture fisiche e telematiche consentiranno un ampio flusso di informazioni reciproco fra le rispettive autorità finanziarie, che permetteranno alle nostre merci (e, in direzione inversa, a quelle cinesi) di oltrepassare le varie barriere doganali con snellezza e rapidità .
Per spiegare la rilevanza dell’accordo, basti dire che sia i rappresentanti genovesi nel porto di Tianjin, sia i colleghi cinesi nell’area portuale ligure, potranno disporre di diversi ettari di terreno su cui costruire sedi, uffici, depositi e magazzini per le varie attività .
Ci sono anche i riflessi contro il contrabbando: le merci cinesi saranno verificate già “a domicilioâ€, molto prima di sbarcare nel nostro Paese.
L’accordo opererà dal 2010 al 2013 e sarà rinnovabile con un nuovo accordo bilaterale (dato per scontato).