E dato che la natura spettacolare della Regione costituisce il punto di forza della sua offerta turistica, la strada scelta èquella di sviluppare le strutture sportive che sfruttano le risorse ambientali, per intercettare quella fetta sempre pi๠elevata di turismo interessata a questo genere di passatempi.
Ovviamente, il primo punto di riferimento restano lo sci alpino e lo sci di fondo, che perಠsono praticabili solo per pochi mesi all’anno. Via, dunque, all’attenzione anche al trekking e alla mountain-bike, ma anche agli sport pi๠adrenalinici e pericolosi, dal rafting all’arrampicata libera.
Anche gli albergatori hanno compreso la necessità di fare rete per proporre un’offerta accattivante e di qualità . Una quindicina di esercenti (e decine di altri sono in lista d’attesa), ad esempio, hanno recentemente costituito il marchio “Wellness Valle d’Aostaâ€, focalizzata sulla fornitura di servizi di benessere a favore dei visitatori.
Una seconda rete sta inoltre nascendo per incentrarsi sul ciclismo, e una terza si concentrerà invece sul rafting (i viaggi in canoa fra le rapide) sulla Dora Baltea e sui suoi affluenti.
Per i pi๠avventurosi, infine, stanno nascendo le organizzazioni turistiche che propongono l’heliski, favorito da una legge regionale che disciplina nel dettaglio le modalità con cui praticare questo particolarissimo hobby (non privo di pericoli). L’heliski comporta il viaggio in elicottero sopra le cime montane e la successiva discesa fuori dalle piste ordinarie: oggi èpossibile praticarlo a Courmayeur, a Cervinia e in altre tre località valdostane.