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Spese di rappresentanza, nessuna novità  (seconda parte)

deducibilità  delle spese di rappresentanza

La Finanziaria per il 2008 ha voluto modificare radicalmente il trattamento fiscale delle spese di rappresentanza per gli imprenditori. Innanzitutto, ai fini IRAP dal 2008 esse sono integralmente deducibili senza limiti di alcun genere che non siano quelli generali dell’inerenza e della documentabilità .

Ma le novità  pi๠attese sono quelle che interessano l’imposta sui redditi. La Finanziaria ha stabilito due cose in materia: la prima di esse èche il limite per le spese per acquisti di beni integralmente deducibili sale dai previgenti € 25,82 a € 50 di valore unitario (e si èprecisato che si intende come bene unitario anche un insieme composito di oggetti comunque strettamente funzionali fra loro, come un cesto natalizio).


E in secondo luogo, si èfissato che tutte le rimanenti spese di rappresentanza diventano dal 2008 integralmente deducibili nell’esercizio di competenza, purchè rispettino i requisiti di inerenza e congruità  fissati da un decreto del Ministero delle Finanze.

Sarebbe stato il Ministero, dunque, a stabilire un discrimine finalmente preciso e definitivo su cosa è“rappresentanza” e cosa no.


Sennonchè, il 2008 èquasi finito e questo famigerato decreto, che avrebbe dovuto essere pubblicato a marzo, non si èancora visto. Dall’Amministrazione Finanziaria giungono le rassicurazioni che il testo èquasi definito e che la pubblicazione èattesa a giorni; ma le pur numerose indiscrezioni che filtrano non danno ancora alcun requisito di certezza per i sempre pi๠disorientati contribuenti, che per quasi dodici mesi hanno sostenuto spese di rappresentanza senza avere idea se le avrebbero potuto dedurre dal reddito d’impresa o meno.

Comunque, vediamo sulla base delle pi๠attendibili previsioni quale dovrebbe essere il regime definitivo che il decreto imporrà  una volta per tutte.