Il decreto legislativo di recepimento delle novità comunitarie, infatti, èstato emanato dal Governo lo scorso 22 gennaio (in notevole ritardo), e ancora non èstato pubblicato in Gazzetta Ufficiale; e fino a quando la pubblicazione non sarà avvenuta, gli organi competenti non potranno varare gli attesissimi provvedimenti attuativi.
E questo nonostante i contribuenti tenuti all’invio mensile dei modelli (ossia quelli che l’anno passato hanno eseguito acquisti e/o cessioni per oltre centomila euro) devono già in questi giorni inviare la comunicazione riferita a gennaio: in mancanza delle nuove norme, vale ancora la scadenza originaria di sabato 20 febbraio.
L’Agenzia delle Entrate ha spezzato una lancia a favore dei contribuenti, con la circolare n. 5/2010 appena diffusa: l’attuale situazione rappresenta un’obiettiva condizione di incertezza, che èproprio èuna delle ipotesi per cui lo Statuto dei Contribuenti prevede la mancata applicazione di sanzioni.
L’Agenzia, per l’esattezza, ha precisato che per tutti gli invii errati eseguiti con riferimento ai mesi da gennaio a maggio per i contribuenti mensili e al primo trimestre per i contribuenti trimestrali non saranno applicate sanzioni, purchè entro il 20 luglio siano state inviate le relative correzioni.
Le modalità con cui saranno eseguite queste fantomatiche correzioni saranno a loro volta precisate in un provvedimento futuro, ancora tutto da scrivere.
Sulla base di questa circolare, dunque, pare desumersi che i contribuenti debbono comunque inviare i modelli INTRA, sulla base di regole e modalità vigenti fino al 2009, anche eventualmente pieni di errori, fermo restando l’obbligo di correzione entro luglio per evitare sanzioni.