àˆ una soluzione low-cost che sta acquisendo sempre maggiore interesse, tanto per i negozianti (che si ritrovano spesso e volentieri con gli scaffali pieni di merce invenduta) quanto per i clienti in difficoltà ad arrivare alla fine del mese (per alcune famiglie, addirittura, si dice che sia un problema già arrivare alla seconda settimana).
Cosà¬, sono sempre pi๠numerosi gli esercenti che propongono prezzi differenziati a seconda dell’orario; e, in particolare, offrono i propri prodotti a tariffe stracciate quando inizia ad approssimarsi l’orario di chiusura.
Come accennato, la soluzione sta ottenendo grande attenzione soprattutto nel settore alimentare: supermercati e ipermercati, ma anche botteghe e panifici, tendono oggi a scontare magari del 50% quelle merci fresche e talvolta freschissime che tuttavia rischiano di restare invendute e destinate con tutta probabilità a finire al macero in pochi giorni.
E sono sempre di pi๠le massaie che rimandano il momento della spesa alimentare alla tarda mattinata quando non al pomeriggio, quando le occasioni iniziano a fioccare. Il vantaggio, ovviamente, sta da ambo le parti.
Ma il fenomeno “last-minute†si sta facendo largo anche negli ambiti pi๠impensati, come il cinema e il teatro, e lଠsi gioca veramente sul filo dei minuti. Quando uno spettacolo sta per iniziare, la soluzione migliore per riempire i posti vuoti èquello di offrire biglietti scontati agli spettatori dell’ultima ora.
E siamo solo agli inizi del fenomeno. Per gli imprenditori con un certo intuito, la formula del last-minute puಠtrovare applicazione pressochè dovunque.