Quella rappresentata nell’esempio era la variante “continuaâ€, la pi๠rigorosa, che considera separatamente i singoli carichi e scarichi; nella pratica, perà², si puಠutilizzare anche la variante “a scattiâ€, per ciascuno dei tre metodi di valutazione. In sostanza, si individua un arco temporale (settimana, mese, bimestre ecc.) e si considera un unico calderone di tutti i carichi avvenuti nel periodo.
Cosà¬, con il metodo a scatti mensile, ad esempio, noi consideriamo tutti insieme gli acquisti avvenuti nel mese di gennaio e il loro prezzo complessivo, e, con una semplice divisione, determiniamo il costo medio attribuibile ad ogni singolo articolo. In definitiva, quindi, nel momento in cui valutiamo gli scarichi riferibili ai beni acquistati a gennaio, attribuiremo loro un unico valore medio ponderato, anzichè tanti valori distinti per ciascun carico (come faremmo con il metodo continuo).
Il metodo a scatti èpi๠sintetico di quello continuo e di pi๠veloce applicazione. La sua attuazione èpi๠adatta soprattutto nelle realtà manifatturiere o commerciali di maggiore dimensione, in cui carichi e scarichi avvengono magari ogni giorno. Di contro, il metodo a scatti èlievemente meno preciso di quello continuo e porta a risultati non altrettanto rigorosi.
Va anche detto, perà², che la rivalità fra la variante continua e quello a scatti èmolto meno sentita oggi di quanto non fosse un tempo: attualmente, infatti, esistono sofisticati programmi computerizzati di gestione del magazzino che eseguono i calcoli in pochi centesimi di secondo senza nessuna difficoltà . In questo senso, discutere oggi di maggiore o minore laboriosità di una variante rispetto all’altro non ha pi๠senso.