Il numero èmolto elevato, ma nonostante questo le prospettive di crescita sono ancora enormi: secondo l’Avedisco, infatti, ci sarebbe spazio per altre quattordicimila assunzioni già nei prossimi dodici mesi.
Acquistare a domicilio, infatti, piace molto agli italiani. La spiegazione, secondo gli addetti ai lavori, èl’instaurazione di un rapporto fiduciario che viene a crearsi, per esempio, col fornitore abituale di surgelati o prodotti per la casa, che nei supermercati sarebbe impensabile. Non a caso, il venditore ideale non ètanto quello di bella presenza o dalla buona parlantina, bensଠquello dotato della capacità di mettersi in sintonia con le esigenze delle famiglie e proporre servizi personalizzati.
Molte imprese sono dunque alla ricerca di nuovi venditori: si va dalla Herbalife (prodotti dietetici) alla Avon (cosmetici), dalla Nahrin (integratori) alla Tupperware (contenitori e utensili per la cucina), fino al nome-simbolo del settore, il leggendario aspirapolvere Folletto, la cui azienda produttrice (Vorwerk) èalla ricerca di ben 1.350 nuovi venditori in tutta Italia.
Va notato come normalmente non siano richieste esperienze pregresse, pur gradite: anche i debuttanti sono bene accetti, se motivati e disponibili ad una formazione preliminare.
I profili contrattuali sono tre: i venditori occasionali (fino a cinquemila euro), i venditori a domicilio per professione (oltre cinquemila, con obbligo di partita IVA) e gli agenti di commercio (con iscrizione all’apposito albo presso la Camera di Commercio). Poichè i compensi sono dati dalle provvigioni sulle vendite, ogni operatore finisce per essere imprenditore di se stesso, cercando di sviluppare e coltivare una propria clientela di riferimento.