E proprio la popolosa città di Nanchino ha avviato negli anni passati rilevanti rapporti commerciali con la Regione Marche, che ora vede nell’Expo l’occasione d’oro per dare uno sviluppo decisivo ai fruttuosi contratti in essere.
Proprio le Marche, d’altronde, hanno ricevuto il prestigioso incarico di guidare e coordinare le venti delegazioni regionali che l’Italia spedirà in terra d’Oriente.
Il gemellaggio fra la nostra Regione adriatica e lo sviluppatissimo distretto di Jangsu, peraltro, ha già alle spalle anni di collaborazioni non solo imprenditoriali ma anche culturali: l’Expo, fra l’altro, renderà omaggio al gesuita marchigiano Matteo Ricci, che nel XVII secolo partଠin missione evangelizzatrice in Cina ottenendo molto credito e rispetto. E a Nanchino la Regione ha stabilito una propria rappresentanza fissa, con una fondamentale funzione di sostegno logistico e diplomatico nei confronti delle autorità locali.
Il 2009 èstato un anno negativo nei rapporti fra le Marche e la Cina: le esportazioni sono state abbattute del 18% dalla crisi imperante; e nonostante la situazione attuale sia comunque ancora a livelli migliori rispetto al 2007 per merito dei rapporti sviluppati negli anni addietro, ènecessario dare una sterzata in occasione dell’esposizione universale.
I principali settori delle esportazioni marchigiane sono l’abbigliamento e la pelletteria, ma l’obiettivo èallargare anche ad altri settori del made in Italy, molto ricercato dai consumatori cinesi. Nonostante tutto, la Cina èoggi ancora appena al ventesimo mercato estero di sbocco delle merci marchigiane, ma entro pochi anni potrebbe entrare nella top ten.