Innanzitutto, viene previsto un controllo a tappeto nei confronti dei titolari di tali rendite: oltre, cioà¨, alle ordinarie attività di accertamento, se ne eseguiranno di straordinarie. L’obiettivo èquello di incrementare di duecentomila unità le visite di controllo compiute ogni anno; ècomunque da verificare se il carente organico dell’INPS si dimostrerà in grado di soddisfare il traguardo.
Ma cosa succederà al falso invalido pizzicato dai verificatori? Non solo sarà tenuto a restituire il maltolto con gli interessi ma subirà anche il rischio di pesanti sanzioni penali, largamente rafforzate.
Quanto agli invalidi veri, la procedura èstata modificata sotto vari punti di vista. Una volta presentata l’istanza, la ASL avrà novanta giorni di tempo per disporre la visita e comunicarne l’esito all’INPS, che provvederà eventualmente ad erogare la pensione. In caso di presentazione dell’istanza ma di mancata comunicazione dalla ASL, nei sessanta giorni seguenti sarà lo stesso INPS a provvedere ad una nuova visita. Termini molto pi๠brevi, tuttavia, saranno previsti per i malati di cancro.
La valutazione del paziente deve essere eseguita da una commissione collegiale e dovrà essere redatto un verbale dettagliato sulla patologia sofferta.
L’aspetto forse pi๠importante, comunque, riguarda, l’irrigidimento dei requisiti richiesti per il tanto sospirato assegno: per ottenerlo, infatti, non dovrà essere pi๠diagnosticata una percentuale di invalidità pari al 74% (come secondo le norme oggi vigenti) bensଠdell’85%. Ancora da chiarire se saranno toccate le pensioni già riconosciute a chi soddisfaceva il requisito del 74%.