Al contrario delle iniziative di enti analoghi, operanti soprattutto a livello locale, gli aiuti di questo ente vengono erogati non mediante bandi periodici bensଠcontinuativamente: ognuno, infatti, puಠbussare alla porta di Invitalia e presentare un proprio business plan, sperando che incontri l’approvazione dei funzionari che lo studieranno e ne approfondiranno le possibilità di successo.
L’ente ha operato, negli ultimi anni, una profonda selezione dei progetti presentati. Si èdeciso, infatti, di promuovere solamente i business plan pi๠interessanti e con concrete speranze di fortuna, con particolare attenzione ai settori nuovi e/o di nicchia dove il mercato non appare già saturo.
Gli aiuti maggiori sono stati offerti agli aspiranti imprenditori con meno di trentacinque anni e operanti nel Mezzogiorno. La distribuzione territoriale degli aiuti, d’altronde, appare molto eterogenea: dal 2003 al 2009 si va dai 18.769 progetti accolti in Campania ad uno solo in Valle d’Aosta.
In totale, i business plan coronati da successo nel periodo descritto sono stati 59.407. Le statistiche dimostrano come circa il 70-75% delle aziende beneficiate sono rimaste sul mercato dopo i primi cinque anni (valori alti rispetto alla generalità delle aziende), segno della bontà della rigida selezione operata.
Tuttavia, Invitalia èuno degli enti che pi๠ha sofferto dei tagli operati dal Governo: i fondi stanziati per il 2010 sono quasi esauriti, tanto che ègià stato stabilito che da luglio non saranno pi๠ammessi nuovi progetti. Si spera, perà², in una nuova erogazione di risorse.