In realtà , segmentando il valore complessivo secondo i media di riferimento, otteniamo percentuali molto differenti, verso l’alto e verso il basso.
A trainare la media verso l’alto intervengono soprattutto Internet (+17,8%) e la radio (+13,3%). Sul web viaggiano principalmente le pubblicità proposte dagli operatori del settore editoriale e delle comunicazioni, seguiti dalle automobili; in radio, invece, la promozione delle automobili si colloca al primo posto, seguita da telecomunicazione e distribuzione. Internet èanche il media nel quale èaumentato maggiormente il numero complessivo degli inserzionisti (+24%).
Non va affatto male nemmeno il settore della televisione, il pi๠ricco in valore assoluto. Da gennaio a luglio la crescita èstata infatti del 7,7%, con particolare stimolo da elettrodomestici e abbigliamento. Va notato come un piccolo boom della pubblicità televisiva si èregistrato nelle settimane in cui era in corso il mondiale di calcio sudafricano.
Notizie positive arrivano anche dai mezzi di comunicazione minori: affissioni, e-mail, cinematografo ecc.
Le note dolenti, invece, arrivano dalla carta stampata. Un miglioramento del fatturato pubblicitario da gennaio a luglio lo si rileva per i quotidiani (+3,7%), ma rimangono in caduta libera le riviste (-9,3%) e la free press (-10,9%).
Fonte: Il Sole 24 Ore