Ora che la crisi èin corso, le speranze non sono scomparse ma di certo gli entusiasmi si sono parecchio raffreddati. Di conseguenza, gli investimenti programmati sono stati rivisti e ridimensionati, per adeguarli alle nuove e meno promettenti prospettive.
C’ un ambito operativo, perà², in cui gli investimenti e gli sforzi di marketing sembrano destinati a crescere senza particolari limiti: èquello del commercio on line, finora ancora in fase di rodaggio ma cui molti analisti attribuiscono un futuro roseo.
Come spiega un consulente del settore al “Sole 24 Oreâ€, Alfonso Marone, “sono mesi che sentiamo parlare di web 2.0, la rete di seconda generazione, ma ècome se la moda e il lusso fossero fermi al web 1.0â€.
Secondo Marone, nella rete ci sono potenzialità enormi da sfruttare adeguatamente. Fra i dati indicati, l’esperto spiega come il 35% dei britannici acquisti pi๠on line che nello shopping tradizionale e che oltre il 98% degli americani ad alto reddito abbia acquistato nel 2008 almeno un capo via web.
Per quanto riguarda il mercato interno, perà², le difficoltà maggiori derivano da una minor diffusione della banda larga e delle carte di credito rispetto all’estero.