àˆ un nuovo zar di Russia ed èpericoloso, nel senso che non gli interessano le libertà civili; non gli interessa la libertà di parola; si preoccupa della stabilità .
Ma la stabilità èciಠdi cui la Russia ha bisogno ed èper questo che i russi lo adorano». Il prossimo anno Putin sarà costretto a tirare i remi in barca per la corsa al Cremlino: la Costituzione russa gli impedisce di ripresentarsi per un nuovo mandato.
Ma il recente trionfo alle elezioni politiche, fa sଠche sia lui il candidato Premier pressochèsicuro di essere nominato dal futuro suo successore, del quale sarà sicuramente l’ombra.
In corsa col presidente russo c’erano anche il premio Nobel Al Gore a la creatrice di Harry Potter, la scrittrice J. K. Rowling. E gli anni scorsi com’ andata?
Nel 2006 Il settimanale, pubblicando in copertina un computer con uno specchio al posto dello schermo, aveva scelto di incoronare «tutte le persone che hanno partecipato all’esplosione della democrazia digitale».
La scelta ha riconosciuto una realtà con la quale ormai il mondo deve imparare a fare i conti: “You — Yes, You — Are TIME’s Person of the Year. You control the media now, and the world will never be the same” (“Tu – sà¬, tu – sei la persona dell’anno di Time. Ora tu controlli i media, ed il mondo non sarà mai pi๠lo stesso”).
Il “riconoscimento” del 2005 era andato invece al magnate dell’informatica Bill Gates, a sua moglie Melinda e al cantante rock Bono per l’iniziativa “Good Samaritans”.
Ma quando nasce l’iniziativa di indicare il “personaggio dell’anno” sulla copertina di dicembre del pi๠famoso settimanale de mondo? Il primo Uomo dell’anno di Time èstato incoronato 80 anni fa, nel 1927.
Il settimanale precisa che la selezione della Persona dell’Anno non è non èmai stata un onore, nèèun endorsment di alcun tipo o un concorso di popolarità : Â«àˆ al suo meglio il riconoscimento di come va il mondo e degli individui e delle forze pi๠potenti che danno al mondo forma nel bene e nel male».
Non sono mancate, nel corso degli anni, le polemiche e le controversie: come quella del 1938, quando il personaggio dell’anno fu Adolf Hitler, o nel 1979, quando sulla copertina del settimanale comparve l’Ayatollah Khomeini. La famiglia Bush puಠvantare ben 3 presenze (come del resto il presidente Roosvelt) della copertina di “Time”: George H. W. Bush fu infatti scelto nel 1990 per la padronanza in politica estera. Il figlio invece s’ aggiudicato la prima pagina del prestigioso settimanale nel 2000 e nel 2004.
Tra i nomi che hanno fatto la storia del nostro tempo, compaiono inoltre il Mahatma Gandhi (1930), il presidente John F. Kennedy (1961), Rudolph Giuliani (dopo l’11 settembre) e, loro malgrado, anche Stalin (1939 e 1942), Adolf Hitler (1938) e l’Ayatollah Khomeini (1979).
Negli anni precedenti il titolo èstato assegnato nel 2001 all’ex sindaco di New York, Rudolph Giuliani (dopo un acceso dibattito sulla possibile scelta di Osama bin Laden), nel 2002 alle pentite che alimentarono gli scandali di Worldcom ed Enron e rivelarono gli errori commessi dall’Fbi nella valutazione della minaccia terroristica contro gli Stati Uniti e nel 2003 al “soldato americano” per gli accadimenti in Iraq. e ancora, Churchill la Regina Elisabetta, Giovanni Paolo II e l’Americano Medio, Sadat, Regan, il Pianeta Terra in pericolo, e gli astronauti.
E noi italiani? Una sola presenza, nel 1962 con Papa Giovanni XXIII. Tutte figure importanti, che hanno lasciato il segno, a nostro avviso ne manca solo uno, in realtà , e forse il pi๠importante di tutti: Albert Einstein.