Ma nonostante le contromisure adottate, la situazione rimane piuttosto grave, come dimostrano gli ultimi studi diffusi.
A livello generale, i prestiti alle imprese sono aumentati nel corso del 2008 rispetto all’anno precedente, ma il livello di questa crescita èandato via via calando: se nel mese di febbraio 2008 si registrava un tasso di crescita pari al 13% rispetto ad un anno prima, a novembre il tasso di crescita èsceso al 7%.
Ma questo dato, tutto sommato positivo, va scisso in tante componenti elementari. E in particolare, il discorso si va pesante per le microimprese, quelle con un numero di dipendenti inferiore a cinque, e dunque quelle strutture pi๠fragili e con meno garanzie da offrire: le vittime predestinate della stretta del credito.
Concentrando l’analisi sulle microimprese, infatti, a novembre si èregistrata una diminuzione su base annua del 1,3%, percentuale che sale al 2,3% se consideriamo solo il Meridione.
Spostando invece l’attenzione alle famiglie, si nota una sostanziale stagnazione del mercato dei prestiti: sempre a novembre si calcola su base annua un modesto incremento (+0,3%), che media fra la variazione nulla del Nord e la crescita del 1,3% del Sud.