Sapere quante e quali merci attraversano i nostri confini èinfatti necessario ai fini della programmazione economica pubblica.
Per ovviare a questa deficienza informativa, la legge ha previsto un obbligo dichiarativo ineludibile, e cioèl’invio delle comunicazioni chiamate “Intrastatâ€.
Esistono due modelli (INTRA-1 per le cessioni e INTRA-2 per gli acquisti), da inviare periodicamente all’Agenzia delle Dogane territorialmente competente sulla base del domicilio fiscale del contribuente, a mano o per via telematica.
In entrambi i modelli èpresente un frontespizio per i dati identificativi, una prima sezione in cui riportare riga per riga tutte le operazioni del periodo distinguendo il tipo di merce, l’importo e la partita IVA della controparte e una seconda sezione in cui apportare eventuali correzioni sulle informazioni comunicate in un INTRA precedente.
I modelli INTRA vanno inviati secondo una periodicità variabile, calcolata sulla base del volume di scambi intracomunitari realizzati nell’anno precedente: i soggetti che effettuano scambi occasionali inviano i modelli riepilogativi annualmente, entro il 31 gennaio successivo;
i soggetti con operazioni pi๠frequenti devono invece provvedere trimestralmente, entro il mese successivo al trimestre di riferimento; i contribuenti con scambi molto frequenti, invece, provvedono mensilmente entro il giorno 20 del mese successivo.
Coloro che sono al primo anno, infine, cercano di presumere il volume di scambi che eseguiranno fino al 31 dicembre per individuare la periodicità da adottare per l’invio dei modelli INTRA.