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Revisione degli studi di settore

oreficeria

L’operazione di revisione straordinaria degli oltre duecento studi di settore vigenti sta per arrivare alle battute finali. Secondo il progetto del Governo, entro il 31 marzo tutti gli studi applicabili per il periodo d’imposta 2008 riceveranno quei correttivi che si sono resi indispensabili a causa della situazione di grave crisi in cui versa oggi l’imprenditoria italiana.

Gli studi di settore per il 2008, secondo la normativa approvata lo scorso anno, sono stati approvati ed emanati nello scorso 31 dicembre.


Tuttavia, in seguito a richieste giunte da molte parti del sistema produttivo, l’esecutivo ha deciso di introdurre delle modifiche eccezionali nei criteri statistici alla base degli studi, per adeguarli ai fattori contingenti.

Per affinare e aggiornare gli studi, in questi pochi mesi èstato avviato un lavoro imponente, coinvolgendo e interpellando le associazioni di categoria e invitando tutti i titolari di partita IVA a rispondere ad alcuni questionari resi pubblici.


Dei correttivi introdotti, alcuni sono applicabili a tutti gli studi di settore, per tenere conto, ad esempio, delle fiammate del prezzo dei carburanti dell’estate scorsa e di altre materie prime, oppure della presenza di grandi stock di merci invendute nei magazzini. Altri correttivi, invece, sono stati studiati specificamente per singoli settori in crisi, come quello dell’oreficeria o della ceramica.

Il risultato complessivo di questi interventi dovrebbe essere quello di ridurre la soglia di reddito e di volume d’affari ritenuto minimo per apparire congrui e coerenti, sia pure in misura differente per singolo studio.

In tutti i casi, il diretto dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, ha confermato per l’ennesima volta che gli studi “non costituiscono in alcun modo una sorta di catastizzazione dei ricavi”, bensଠun semplice strumento di ausilio per individuare posizioni anomale e meritevoli di approfondimenti.