Forse il turismo si era ripreso ma gli attacchi terroristici hanno dato il colpo di grazia ad un settore già parzialmente in crisi. àˆ quello che sostiene Confcommercio quando spiega che gli attentati terroristici sono anche un attentato al turismo.Â
Stabili i flussi ma la paura di viaggiare èin forte crescita. Questo il risultato di un’indagine congiunta di Confturismo e Confcommercio che riportiamo di seguito. I dati sono stati raccolti e poi elaborati con l’aiuto dell’Istituto Piepoli.
Indice di fiducia a 59 punti: non c’ècrescita
L’indice, risultato di un algoritmo che combina le risposte date ad una serie di domande sulle abitudini e sulle previsioni di viaggio, si attesta a marzo ad un valore pari a 59. Per la prima volta da diversi mesi, l’indice misura lo stesso livello registrato un anno fa e non cresce. Il 2016 aveva registrato una partenza positiva per l’indice Confturismo-Confcommercio e Istituto Piepoli, improvvisamente bloccata nel mese di marzo.
La paura di viaggiare all’estero fa Novanta
Gli attentati di Bruxelles dello scorso 22 marzo hanno avuto un impatto diretto sulla paura di viaggiare degli italiani. In particolare cresce a livelli pi๠elevati di quelli successivi all’attacco terroristico di Novembre a Parigi, la paura a recarsi all’estero. Oltre quattro Italiani su dieci hanno timore di andare all’estero, un valore pi๠elevato di cinque punti percentuali rispetto allo scorso novembre 2015. Al tempo stesso cresce anche la paura di viaggiare in aereo: oltre quattro Italiani su dieci, anche in questo caso, hanno paura di utilizzare l’aereo come mezzo di trasporto. Un valore ancora una volta superiore a quello registrato dopo i tragici attentati dello scorso 13 Novembre di Parigi. Sette Italiani su dieci hanno inoltre il timore che il nostro paese possa essere l’obiettivo di un futuro attentato di matrice islamica.
Questo valore èil pi๠elevato mai registrato e addirittura superiore di dieci punti percentuali quello raggiunto dopo gli attentati di Parigi. La percentuale degli Italiani che credono che presto ci sarà un altro attacco terroristico èdell’81 per cento, 14 punti percentuali superiore a quello di novembre 2015.
L’Europa rimane l’obiettivo pi๠probabile di eventuali prossimi attacchi terroristici e l’Italia sarebbe il Paese nel quale, secondo gli italiani, ci sono le maggiori probabilità di nuovi attentati.