Gli analisti e gli esperi del settore affermano che oggi, e sempre pi๠in futuro (soprattutto col passaggio alla tecnologia digitale), c’ e ci sarà sempre pi๠spazio per persone preparate e competenti. Ma sarà assolutamente indispensabile avere una conoscenza a trecentosessanta gradi dello strumento televisivo.
Il regista, ad esempio, non potrà limitarsi a conoscere le tecniche di regia, ma avere una conoscenza enciclopedica di altre “materie†confinanti, come la scenografia o la tecnica delle luci, cosଠcome il telegiornalista inviato sul campo dovrà non solo raccontare la notizia ma conoscere tutti i modi e gli strumenti per confezionarla e presentarla.
Tuttavia, emergono molte lacune nel nostro sistema di formazione. In effetti, sono persino sovrabbondanti i corsi universitari in scienze della comunicazione e rami simili, ma gli insegnamenti teorici appaiono troppo distanti dalla realtà concreta delle aziende.
Una significativa esperienza pratica, invece, appare basilare per trovare lavoro in questo complesso settore, ma le televisioni appaiono restie ad aprire le porte a tirocinanti e stagisti.
Per questo motivo, spesso provvedono i lavoratori del settore, che organizzano in prima persona corsi privati dalla durata talvolta anche molto lunga e la cui finalità èquella di mettere in mano agli studenti gli strumenti necessari per lavorare dietro le quinte della televisione.