àˆ il caso del cosiddetto “wellnessâ€, l’insieme di tutti i trattamenti di cura della persona e del suo benessere fisico. Un settore quanto mai promettente e da molti anni in espansione, se èvero – come segnalano le statistiche – che riesce da solo a muovere circa 5,5 miliardi di euro all’anno: di questi, quasi la metà (2,2 miliardi) sono spesi fra fitness e piscina, mentre la parte restante si suddivide fra cura del corpo e del viso, integratori alimentari e articoli sportivi.
Si calcola che siano circa otto milioni i cittadini interessati da questo fenomeno, e un sondaggio condotto recentemente rivela che solo una ridotta minoranza di essi medita di tagliare in parte queste spese (12%) a causa delle difficoltà economiche; l’ambito pi๠penalizzato pare essere la piscina, passione molto diffusa ma anche piuttosto cara.
La spesa media degli appassionati di wellness oscilla attualmente attorno alla bella cifra di circa settecento euro all’anno, a dimostrazione del buono stato di salute del settore.
Se tuttavia i ricavi delle imprese già consolidate in questo ambito dei servizi non sembrano soffrire pi๠di tanto la crisi, problemi pi๠seri sembrano invece riguardare le piccole realtà o le nuove iniziative, a causa delle loro difficoltà di accedere al credito in conseguenza della nota stretta operata dalle banche in questi tempi di grave sfiducia verso i debitori.