In generale, comunque, possiamo notare una crescita delle cessioni dei prodotti pi๠tradizionali a discapito delle specialità pi๠innovative, le quali, essendo mediamente pi๠costose, hanno perso appeal.
Ma non viene meno, comunque, la ricerca di prodotti sempre pi๠ricercati e particolari, con l’evidente scopo di incuriosire il consumatore con forme innovative, laddove la sostanza del prodotto, bene o male, resta sempre la medesima. Ecco dunque, per esempio, che la società “Antonio Amato†si appresta a lanciare in grande stile le “Lampare dell’isola di Capri†e i “Soli di St. Moritzâ€.
Altri industriali, invece, preferiscono specializzarsi nel rilanciare prodotti della tradizione locale poco noti a livello nazionale e internazionale, come le spaccatelle siciliane (che, secondo le statistiche della Nielsen, hanno visto incrementare le vendite del 47% nell’ultimo anno), le barbine, le cataneselle, i paccheri.
In generale, comunque, individuare prodotti dalla forma accattivante sembra un imperativo per quasi tutti gli imprenditori, tanto che i bravi “food designers†sono molto ricercati.
Non mancano, poi, gli industriali che si specializzano per venire incontro a chi ha esigenze particolari, come i celiachi, cui vengono offerti sempre nuovi tipi di pasta senza glutine.
Ma tutto questo, comunque, resta un settore secondario della produzione pastaria italiana. Come accennato, spaghetti, penne, fusilli e tortiglioni rimangono di gran lunga i prodotti pi๠venduti, anche perchè sono quelli che maggiormente fruiscono di sconti, promozioni e offerte speciali da parte delle ditte della grande distribuzione.