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Viaggi d’affari in aumento

Le trasferte compiute per motivi d’affari sono considerate uno dei principali indici della situazione economica: se questi aumentano, si puಠritenere ragionevolmente che l’economia non sia in cattiva salute, almeno a livello complessivo.


Secondo una stima emersa dall’indagine compiuta dal gruppo Uvet, nei primi nove mesi del 2010 il numero complessivo di viaggi d’affari degli imprenditori italiani ècresciuto del 7% rispetto all’analogo periodo del 2009, mentre in termini di ammontare di spesa l’incremento èdel 6%. Siamo ancora sotto rispetto ai livelli pre-crisi (-4% nel terzo trimestre 2010 in confronto al terzo trimestre del 2008), ma i dati possono comunque essere letti con una buona dose di fiducia.

In media, ogni trasferta costa 242 euro per persona: quasi il 70% dipende dai costi dei voli aerei, mentre il 19% ècostituito dalle spese di alloggio. La parte restante (11%) concerne la totalità  delle altre voci: taxi, ristoranti, biglietti ferroviari ecc.

La tappa pi๠importante in Italia èdi gran lunga Roma, che costituisce la destinazione dei viaggi d’affari addirittura nel 47,5% dei casi; al secondo posto c’ invece Milano, col 27,6%, mentre solo briciole per le altre città .


Per quanto invece riguarda i viaggi all’estero, la meta pi๠importante si conferma Parigi (10,5%), ma al secondo posto Londra rosicchia terreno anno dopo anno. Seguono poi altre due capitali in notevole ascesa negli ultimi tempi: Bruxelles e Madrid.
Fuori dal continente, infine, la meta pi๠importante èNew York City, ma salgono in classifica le capitali economiche dei Paesi emergenti, da Shanghai a San Paolo.

Fonte: Il Sole 24 Ore