Possiamo dare la notizia seguendo due punti di vista: il primo èquello di esaltare la rivalutazione dell’artigianato nel settore delle calzature. Il secondo punto di vista illustra la voglia dell’azienda di ridurre gli sprechi, le eccedenze, i costi di produzione e gestione del magazzino.
Avere la possibilità di confezionare scarpe su misura in negozio fa sଠche non ci siano sovrapproduzioni che poi riducono i costi delle scarpe e generano perdite economiche consistenti. In pià¹, visto che con le moderne tecnologie si tratterà di scarpe su misura, si offre un vantaggio agli appassionati che potranno calzare sempre la scarpa giusta. Dal produttore al consumatore, èla prima regola.
Adidas lo fa per contrastare sul campo lo strapotere Nike riducendo i costi di produzione e gli sprechi. Vantaggi per tutti dai consumatori agli azionisti. Cosଠsi riassume la questione sulle riviste di settore:
Dopo essersi fatto misurare il piede da alcuni macchinari high-tech, il consumatore potrà ordinare e far realizzare direttamente nel punto vendita la scarpa che desidera avere. Pochi minuti pi๠tardi, uno sportello automatico gli consegnerà il prodotto, pronto per essere utilizzato.
Un’èquipe di 35 persone sta attualmente lavorando a questo progetto, battezzato “Store Factory” dal maggiore produttore di scarpe da basket d’Europa, e che dovrebbe essere lanciato entro due anni.
Questa strategia, oltre a sorprendere il consumatore, permetterà al produttore tedesco di ridurre i problemi legati alla pianificazione della produzione e alla gestione degli stock. Queste “mini-fabbriche” tuttavia non sono destinate a sostituire gli immensi siti produttivi asiatici di Adidas, precisa “Handelsblattâ€.
Adidas, in risposta all’insoddisfazione dei suoi azionisti, ha messo in campo pochi mesi fa una nuova strategia, che dovrebbe consentirgli di tenere testa a Nike. Il gruppo bavarese punta soprattutto ad essere pi๠presente nel digitale, e pi๠vicino ai consumatori, con i quali vuole rafforzare le interazioni.