Non a caso le associazioni di categoria portano avanti da anni una battaglia perchè venga istituito un vero e proprio ordine professionale, per meglio qualificare il ruolo e tutelarlo dai numerosi amministratori fai-da-te non sempre ligi alle regole.
Si calcola che in Italia oggi vi siano circa trecentoventimila amministratori: di essi, ben duecentosessantacinquemila gestiscono un unico edificio, presumibilmente quello dove loro stessi abitano.
I restanti cinquantacinquemila, invece, curano l’amministrazione di un numero molto pi๠alto di palazzi (circa 575.000), con una media di pi๠di dieci a testa.
Sono gli amministratori di mestiere, talvolta riuniti in società con altri professionisti, oppure sono frequentemente professionisti a propria volta (commercialisti, avvocati ecc.) che scelgono di integrare il reddito dell’attività principale gestendo la vita di qualche condominio.
Analizzando la situazione sul territorio, scopriamo che i condomini dotati di codice fiscale sono proporzionalmente molto pi๠numerosi al Nord che al Sud; il che porta a pensare che nel Mezzogiorno molte amministrazioni non siano in regola.
La città in cui gli amministratori gestiscono il numero pi๠alto di condomini èTrieste: una media di 7,4 fabbricati per professionista. Al lato opposto c’ Isernia, in cui la media èappena di 1,4 e in cui, evidentemente, il numero degli amministratori di professione èmolto risicato.