Non ci si crede ma le statistiche parlano chiaro: anche nel pubblico impiego èfacile trovare assegni pensionistici che non superano i mille euro. Anzi, ci si puಠspingere nel dire che il 18% dei pensionati delle PA non raggiunge quota 1000. A cosa si deve questa situazione? All’innalzamento dell’età pensionabile, frutto della Riforma Fornero del 2011, che ha ridotto in modo sensibile il numero delle pensioni erogate nelle gestioni del pubblico impiego. Ecco cosa veniamo a scoprire dall’analisi di Pensioni Oggi:
Cresce dello 0,8% il numero delle pensioni erogate dalle gestioni pubbliche rispetto allo scorso anno. Lo certifica l’Inps nell’Osservatorio statistico sulle pensioni delle Gestioni Pubbliche aggiornato con i dati relativi alle pensioni erogate dalle Casse un tempo facenti capo all’Inpdap (CTPS, CPDEL, CPI, CPS e CPUG). L’importo complessivo annuo delle pensioni ( importo complessivo mensile moltiplicato 13 ) èdi 66.309,2 milioni di euro, con incremento percentuale del 2,1% rispetto all’anno 2015, in cui l’importo risultava di 64.955,3 milioni di euro.
Nella composizione del numero dei trattamenti la fa da padrone la gestione a cui risulta iscritto la generalità dei dipendenti delle amministrazioni statali (Ctps) con oltre il 54% delle prestazioni erogate, segue la cassa pensioni degli enti locali con il 37,5% mentre le altre Casse amministrate dal tesoro rappresentano complessivamente solo circa il 3% del totale. Con riferimento all’importo complessivo annuo, risulta che il 62,6% èa carico della C.T.P.S., che eroga importi medi mensili pari a 1.893,37 euro, il 31,1% a carico della C.P.D.E.L. che presenta importi medi mensili di 1.487,52 e il rimanente 6,3% èrogato d alle altre casse (CPI, CPS e CPUG). […]
Ma il dato pi๠preoccupante riguarda la distribuzione delle pensioni per categoria e classi di importo mensile che evidenza che circa il 18,2% delle pensioni pubbliche ha un importo mensile inferiore ai 1.000 euro, il 51,3 % tra 1.000 e 1.999,99 euro e il 22,8 % di importo tra 2.000 e 2.999,99 ; in fine, il soltanto il 7,8% ha un importo dai 3mila euro mensili lordi in su. La classe modale del totale dei trattamenti èquella compresa tra 1.250 ed 1.499,99 euro, con il 13,9 % di essi. Siamo molto lontani dall’idea di casta.