Un report del Censis sul rapporto degli italiani con il cibo e l’alimentazione presentato al Padiglione Italia dell’EXPO racconta che gli italiani sono appassionati di cibo ma al momento 1 famiglia su 10 ha delle serie difficoltà a comprare anche il cibo sufficiente per la famiglia stessa. E se sono presenti i figli la situazione peggiora.Â
I tratti salienti della ricerca del Censis sul cibo sono questi legati alla passione per il cibo
Un popolo di appassionati, intenditori e veri esperti. Il cibo italiano vince nel mondo perchè esiste uno specifico modello italiano, quotidiano, minuto, di massa, virale, di rapportarsi all’alimentazione. Sono 29,4 milioni gli italiani che si definiscono appassionati, ovvero persone a cui piace informarsi e parlare di cibo; 12,6 milioni si ritengono intenditori, capaci di discutere con buone nozioni su preparazioni, ricette e tradizioni; 4,1 milioni si considerano veri esperti. E sono 19,7 milioni gli italiani appassionati di vino, 7,2 milioni gli intenditori e 1,9 milioni gli esperti. L’enogastronomia èil nostro grande tema nazionale, pervasivo sul piano sociale, una componente fondamentale dello stile di vita, della cultura e dell’identità italica.
Oppure alla sua qualità :
Mai pi๠senza qualità nel piatto. Anche negli anni della crisi, per gli italiani la ricerca di prezzi convenienti non èandata a scapito della qualità . Nella scelta di un alimento, per l’87,6% conta la tipicità e il radicamento territoriale del prodotto, per l’86,3% la certificazione Doc, Docg e Dop, per il 59% la marca. Territorialità , trasparenza e certificazione sono al cuore delle scelte alimentari degli italiani come garanzia di qualità , sicurezza e salubrità del cibo.
Fino alla difficoltà di fare la spesa:
La tavola perಠnon èimbandita per tutti: 2,4 milioni di famiglie non hanno acquistato alimenti necessari a causa di difficoltà economiche (un milione in pi๠nel periodo 2007-2014: +85%). Sono 2,4 milioni le famiglie italiane (il 9,2% del totale) che perಠnell’ultimo anno non hanno avuto i soldi sufficienti per comprare il cibo necessario. Sono un milione in pi๠rispetto al 2007, c’èstato cioèun aumento dell’84,8%. Puglia (16,1%), Campania (14,2%) e Sicilia (13,3%) sono le tre regioni con la quota percentuale pi๠alta di famiglie che vivono in condizione di disagio alimentare.
Pi๠figli, pi๠disagio alimentare. Il 12,2% delle famiglie con figli minori (830.000 nuclei) nell’ultimo anno non ha potuto acquistare il cibo necessario a causa di difficoltà economiche. Le famiglie con figli sono anche quelle che hanno subito di pi๠i tagli alla spesa alimentare negli anni 2007-2014: -15,6% le coppie con due figli, -18,2% le coppie con tre o pi๠figli.