Donne e lavoro: esiste una parità dei sessi al lavoro? Il punto arriva in occasione della festa delle donne l’8 marzo con le indagini condotte da Hays, dal titolo Donne e Lavoro e con la ricerca condotta dalla piattaforma online Spotahome prendendo in condirezione 33 città europee.
Insomma le cose sembrano essere migliorate, ma non cosଠtanto: l’indagine Hays conferma una maggiore considerazione femminile all’interno delle aziende, ma senza le che donne possano occupare posti dirigenziali.Â
La maggior parte delle donne intervistate (98%) considera l’Italia come paese poco adatto per fare carriera e il 53% sostiene di sentirsi svantaggiata rispetto ai colleghi maschi.
Il 70% delle donne sostiene le le posizioni dirigenziali nella loro azienda siano soprattutto maschili e solo il 33% dichiara di essere riuscita a diventare Manager o Director.
Punto dolente èlo stipendio: circa 50% delle donne sostiene di avvertire un gap salariale rispetto agli uomini.
Buone notizie almeno nella conciliazione di vita lavoro visto che il 70% sostiene di essere riuscita ad ottenere un buon equilibrio tra vita privata e lavorativa.
L’indagine condotta invece dalla piattaforma online Spotahome che ha preso in esame 33 città europee, relega alla 29esima e alla 30esima posizioni le città di Roma e di Milano considerate ben poco attente al concetto di termini di equality prendendo in considerazione sei principali fattori di uguaglianza, vale a dire parità di genere, differenze retributive tra uomini e donne, accettazione della comunità LGBTI, accoglienza nei confronti degli immigrati, la qualità della vita e diritti politici e libertà civili. Il nostro Paese si piazza al 18esimo posto rispetto ai primi posti occupati da Norvegia, Danimarca, Svezia.
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