Tempi duri per i cittadini del Vecchio Continente, che non credono pi๠nei miracoli della crescita, della ripresa e del consumo. E per questo comprano e spendono meno. L’inflazione, cosà¬, rimane su livelli prossimi allo zero e la produzione non decolla. La fiducia dei consumatori europei nel mese di settembre 2014 ècontinuata a calare anche nell’Eurozona.Â
Tranne rare o rarissime eccezioni i cittadini dell’Europa e soprattutto quelli che fanno uso dell’euro hanno poca fiducia nelle loro economie, non rassicurati neanche dai messaggi che arrivano dai politici. Per questo motivo nel mese di settembre 2014, l’indice Esi della Commissione Europea, ovvero quell’indice che misura la fiducia dei consumatori nel business ècalato di uno 0,7 per cento, scendendo sotto la soglia dei 100 punti.
>Â Torna a calare la fiducia delle imprese a settembre 2014
Anche il settore del commercio al dettaglio nell’Unione Europea perde punti e il valore èsceso di un punto rispetto a quello precedente e ora si trova su un valore di 103,6. Per quanto riguarda i paesi dell’Unione Europea in cui si sono registrati i peggiori cali della fiducia si individuano in primo luogo la Germania e l’Italia, dove l’indice ècalato rispettivamente di 0,3 e 0,9 punti.
> Cala la fiducia delle imprese italiane e dell’Eurozona a giugno 2014
Crescono invece altri paesi UE, come la Spagna, con o,5, l’Olanda con 0,3 e la Francia, con 0,2. Per quanto riguarda invece i settori dell’economia maggiormente interessati dai cali al primo posto si trova l’industria, mentre il settore dei servizi resta particolarmente stabile. Aumenta leggermente in quello delle costruzioni.