Sempre pi๠spesso si sente parlare del fatto che i lavoratori non sono a loro agio sul posto di lavoro, un disagio, tanto per fare un gioco di parole che inficia anche la produttività dell’azienda oltre che la stabilità del posto di lavoro. Ci sono almeno 10 cose che si possono fare per sopravvivere.Â
Un interessante decalogo per la sopravvivenza sul lavoro o meglio al capo che sembra odiare il lavoratore, èstato stilato da D di Repubblica con l’aiuto di un personal life coach. Lo riproponiamo di seguito con un breve commento autografo:
- non lamentarti
- osserva dall’esterno
- nota come si comporta con gli altri
- mettiti nei suoi panni
- ora sposta i riflettori su di te, dentro di te
- fai tu la prima mossa
- ascolta davvero quello che ti dice
- fissa una data di scadenza
- se proprio devi conviverci, ignoralo
- prendi coraggio e vattene
Non vogliamo commentare ciascuno dei consigli perchè sarebbe superfluo. Quello che si nota èun’escalation emotiva che da un primo invito fatto al lavoratore, quello di  mantenere la calma e cercare di capire le ragioni del capo senza lamentele, arriva fino all’invito a prendere il coraggio a due mani e lasciare il posto di lavoro.
Si tratta di consigli e soluzioni rivolti a un particolare tipo di lavoratori: quelli che sanno di avere un’alternativa, quelli che possono averla, quelli che hanno un capo che impone il suo modo di vedere. Un lavoro su se stessi èsempre molto importante ma parte dal presupposto che il lavoro sia anche una palestra di vita. Purtroppo in molti casi ènecessità che polverizza i buoni propositi riducendo i consigli a 3: non lamentarti, fissa una data di scadenza, prendi coraggio e vattene. Siete d’accordo?