Se il lavoro diventa “agile” che poi vuol dire flessibile, i vantaggi sono numerosi e non soltanto per il lavoratore e per l’azienda ma anche per la società che puಠgiovarsi di un aumento della produttività e di un incremento del benessere dei cittadini.Â
Parlare di lavoro agile si puà², ma soltanto prendendo come modello la proposta del Comune di Milano di cui parla l’agenzia Adnkronos:
“Le edizioni 2014 e 2015 – fa sapere Palazzo Marino in una nota – hanno dimostrato che i dipendenti delle circa 150 tra aziende ed enti aderenti hanno potuto risparmiare circa 2 ore in un giorno, sottratte agli spostamenti e utilizzate per sè, per la propria famiglia e per il tempo libero. Inoltre, sono stati evitati circa 150.000 km nel 2014 e circa 170.000 km nel 2015 percorsi con mezzi privati a motore. Vantaggi per l’ambiente e maggior tempo per sè sono evidenti, oltre al miglioramento della competitività delle imprese”.
Ma che cosa èil lavoro agile? Questa èla domanda che dopo mezzo articolo si pongono tutti i lettori.
Si tratta di una modalità di lavoro che non richiede una postazione fissa in ufficio; consente di svolgere i propri compiti ovunque, da casa, dal bar, dal parco, dalla palestra, da un ufficio decentrato o da una postazione in coworking.
E allora come si puಠaderire alla ‘Giornata del lavoro agile’? Possono aderire le aziende private, gli enti pubblici e gli studi professionali. L’adesione all’iniziativa èrivolta ad aziende, enti e liberi professionisti che desiderano far sperimentare ai propri lavoratori e lavoratrici modalità di lavoro agile; aziende, enti e liberi professionisti che già hanno attivi accordi e forme di lavoro agile.