Il costo della benzina, nel nostro Paese èlevato non soltanto per le tasse imposte che pone l’Italia. Ci sono altri elementi che fanno lievitare il prezzo dei carburanti e raccontano anche la poca lungimiranza degli imprenditori locali che cercando strumenti molto redditizi senza effettuare benchmarking efficaci.Â
Se in una via ci sono già due panettieri, forse non èproficuo aprire una terza panetteria a meno che non si abbia una soluzione nel cassetto per sconfiggere la concorrenza. Ovvero ènecessario essere i panettieri pi๠buoni, bravi e a buon mercato. Altrimenti, arrivando in ritardo e in un settore già battuto, sono davvero scarse le possibilità di sopravvivenza.
E stiamo soltanto facendo un esempio. In realtà ci sono settori, come quello agricolo, dove i limiti alla concorrenza sono stati posti. Si pensi alle quote latte tanto discusse.
E nel settore dei carburanti? Un’interessante indagine di Altroconsumo spiega che il costo elevato di diesel e benzina in Italia dipende anche dal costo industriale elevato, cioèdalla quota del prezzo che al netto delle tasse, èintascata dalle compagnie petrolifere che si fanno pagare care anche dai loro distributori.
Quello dei distributori èun capitolo a parte visto che in Italici sono 21.800 pompe di benzina, sono piccole, costose e a volte anche poco redditizie. Nel resto d’Europa la rete di distributori èmolto meno capillare e i prezzi dei carburanti sono pi๠bassi. Un po’ la storia delle panetterie che abbiamo proposto in apertura. Ecco allora che tirare le somme diventa facile e anche un’infografica esaustiva sul prezzo dei carburanti, come quella che Linkiesta ha realizzato per Yahoo, non rende merito alla complessità del panorama tricolore.
