Si sa che per ritrovare la forma economico-finanziaria il primo passo che un paese deve fare èquello di combattere contro l’economia sommersa e l’illegalità . Oggi l’illegalità economica èmolto diffusa in Italia e ha un impatto importante sul PIL. Ecco i reati pi๠diffusi e un prospetto regionale e settoriale del fenomeno.Â
L’illegalità economica fatta di corruzione, frodi finanziarie e lavoro sommerso incide sul PIL per il 25,7 per cento. Se ci fossero pi๠controlli e una riduzione dell’illegalità , il fatturato delle aziende potrebbe aumentare. Ne sono convinte 2 imprese su cinque nel nostro Paese.
L’indagine di Unioncamere e Istituto Tagliacarne èstata presentata al Forum PA. Proviamo a riassumere i fatti salienti:
- il 20% degli imprenditori ha segnalato di essere stato intimidito e di aver subito delle prepotenze che ne hanno limitato la libertà d’impresa. Il problema èstato sentito soprattutto nelle imprese meridionali (24,6%) e nelle province ad alta operatività creditizia (25,2%). Hanno sofferto per gli stessi motivi anche le imprese agricole (23,6%) e le imprese di costruzioni (25,5%).
- Gli imprenditori maggiormente sottoposti al ricatto della criminalità sono quelli che operano nell’edilizia e quelli che di occupano di lavori pubblici. Soltanto in terza posizione il commercio.
- I reati pi๠diffusi sono il racket, le estorsioni e la corruzione su licenze e autorizzazioni.
- Nella distribuzione dell’illegalità economica, a livello geografico, in testa alla classifica troviamo Lazio e Lombardia e non Campania; Sicilia e Calabria come si potrebbe pensare.