I freelance sono spesso penalizzati dalle politiche del lavoro e non trovano un’adeguata protezione nei sindacati che si occupano dei lavoratori tradizionali ma hanno meno dimestichezza con le professioni legate all’avvento della società dei servizi e legate all’avvento della rete. Per tutti i freelance Acta lancia la #propostadecente.Â
Sul sito ACTA in rete si spiega con molta chiarezza la richiesta fatta dai freelance al governo e dopo due mesi di lavoro ma anche di stallo nelle rivendicazioni, il sindacato in rete si riorganizza per la protesta autunnale.
C’ un’indecenza insopportabile in questa Italia che sta invecchiando pi๠velocemente dell’Europa e non sa pi๠come crescere: il welfare familiare, un sistema che èntrato nel nostro quotidiano, strisciando in questa crisi. E noi freelance, le barchette pi๠fragili in questa tempesta, vogliamo alzare la voce per uscire da questa situazione indecente. Ecco perchè ACTA a Roma il 24 giugno lancia #PropostaDecente per uscire dal welfare familiare ed entrare in una nuova prospettiva collettiva e di sviluppo che segni un nuovo welfare solidale.
Una proposta per l’equità contributiva che al centro ha un’idea semplice, chiara, forte, aperta a tutti: l’idea èche ogni cittadino abbia pari doveri nei confronti di uno Stato, che perಠa tutti concedapari cittadinanza di diritti. Per questo chiediamo tre cose.
(1) Equa contribuzione:Â sospensione immediata della legge Fornero che ogni anno minaccia di portare la contribuzione delle Gestione Separata al 33% e avvio di una equiparazione verso il basso con le aliquote di commercianti e artigiani.
(2) Tutela della malattia: come sta dimostrando lo sciopero contributivo della nostra socia Daniela Fregosi l’INPS chiede tanto, ma a noi freelance dà pochissimo, soprattutto in caso di malattie gravi e di lunga durata. Su questo Acta, 80.000 firme alla petizione, molte Giunte Comunali e Regionali, chiedono un intervento immediato del Governo.
(3) Equa pensione per tutti: noi freelance prima di altri stiamo sperimentando l’iniquità del sistema contributivo, che condannerà le prossime generazioni a pensioni da fame, mentre politica e istituzioni fanno gli struzzi. ACTA non sta a questo gioco e a tutto il mondo del lavoro, indipendente e dipendente, lancia la sfida.