Ma se le prime due misure non hanno subito sostanziali modifiche nel passaggio parlamentare, èsulla questione degli elettrodomestici che si sta diffondendo a macchia d’olio fra gli esperti la convinzione che si tratti di un clamoroso buco nell’acqua.
Il dubbio riguarda una delle condizioni per fruire dell’agevolazione (una detrazione IRPEF pari al 20% del costo d’acquisto): si richiede, infatti, che l’elettrodomestico sia di classe energetica non inferiore a A+, per fini di tutela dell’ambiente.
Il guaio, spiegano i produttori, èche la misura èinutilizzabile, per il semplice fatto che al momento non esistono in commercio elettrodomestici di classe superiore ad A. O meglio, ne esistono di un solo tipo: frigoriferi e congelatori. Ma l’acquisto di queste macchine ègià tutelato da un altro incentivo fiscale incompatibile con il primo, e subordinato alla rottamazione di un vecchio frigo inquinante.
Per quanto riguarda, invece, lavatrici, televisori, computer o financo frullatori (tanto èinfatti vasta la nozione di “elettrodomesticoâ€), èillusorio sperare di trovare prodotti di classe A+ se non addirittura superiore. Un giorno, sicuramente, verranno inventati, ma il beneficio fiscale vale solo per il 2009. Insomma, salvo nuovi interventi del Governo si rischia un flop davvero inaudito.
Si segnala, inoltre, che il beneficio per automobili, arredamento ed elettrodomestici èvalido solo per i prodotti di quelle imprese che non hanno localizzato gli stabilimenti al di fuori dello Spazio Economico Europeo: ma èuna disposizione limitativa che dovrà superare il vaglio della Commissione Europea.