L’immobiliare èun settore che ha subito una forte flessione negli ultimi anni ed èstato affossato dalla crisi economica. Adesso sembra in leggera ripresa e i dati relativi alle compravendite, agli scambi e al numero di mutui concessi dalle banche per la prima casa, fa ben sperare. Il trend e gli sviluppi occupazionali.
Dopo 7 anni di trend negativi, nel mercato immobiliare torna il segno pià¹. La tendenza sembra essersi invertita e il quadro fa presagire l’inizio di una nuova stagione. La ripresa del mercato immobiliare vuol dire anche una nuova richiesta di manodopera e personale specializzato. Proviamo a fare un quadro.
Sta tornando in Italia la voglia di comprare casa. I dati dell’OMI spiegato come questo sia possibile, analizzando i dati relativi all’ultimo trimestre del 2014. C’èstato innanzitutto un incremento delle compravendite che sono cresciute dell’1,3 per cento rispetto al 2014. La disponibilità della domanda e le aspettative dell’offerta hanno trovato numerosi punti d’incontro. Dopo 7 anni di flessioni il mercato che aveva visto dimezzare il numero di transazioni ricomincia a crescere. Questo il grafico.
Sul panorama descritto hanno certo influito il calo dei prezzi delle abitazioni e l’incremento del numero di mutui erogati dalle banche. I prezzi delle abitazioni, cosଠcome segnale l’Ipab, sono in calo con tassi pari a -1%, -0,7% e -0,5%. Per quel che riguarda i mutui, nel 2014 il numero delle compravendite portate a termine con l’ausilio di un mutuo èrisultato in crescita del 12,7%. Il 40% del totale degli acquisti degli immobili avviene con un mutuo. I tassi d’interesse sono diminuiti e cosଠanche il volume del capitale erogato. E di conseguenza l’entità delle rate.
In futuro, già a partire dal 2015, le professioni legate al mondo dell’edilizia, della mediazione immobiliare e della consulenza creditizia, potrebbero avere un consolidamento importante. Il consiglio èdi specializzarsi per giocare la carta della qualità .