► RIFORMA DEL WELFARE DEL GOVERNO MONTI
In particolar modo, stando a quanto si evincerebbe dalla lettura delle Clausola di salvaguardia del decreto Milleproroghe, che riporterebbe la dicitura: “[…] le ulteriori domande […] potranno essere prese in considerazione […] solo a condizione che, con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sia stabilito un incremento delle aliquote contributive non pensionistiche a carico di tutti i datori di lavoro del settore privato […]”, qualora le risorse finanziarie stanziate dal Governo Monti ai destinatari del decreto Esodati dovessero terminare prima di aver garantito un’adeguata copertura a tutti i 400.000 esodati italiani, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali potrebbe riservarsi il diritto, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, di emanare un decreto grazie al quale aumentare le aliquote contributive a carico del datore di lavoro cosଠincrementando, di conseguenza e ancora una volta, il già esorbitante costo del lavoro.
► CONTI CORRENTI SENZA SPESE PER PENSIONATI
E codeste aliquote, purtroppo, potrebbero aumentare non di poco, e per moltissimo tempo, in considerazione del fatto che, stando alle stime recentemente divulgate dall’INPS, gli esodati italiani per i quali potrebbe non esserci adeguata copertura finanziaria sarebbero tutti quelli che avrebbero risolto il proprio rapporto di lavoro dopo il 31 dicembre 2011 e, sempre secondo l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, ammonterebbero a circa 145.000 individui.