I tecnici della Corte dei Conti sono stati ascoltati sul disegno di legge di stabilità per l’anno 2016. Secca la bocciatura per alcune manovre mentre si applaude all’impegno che il governo ha preso nei riguardi dei minori che vivono sulla soglia di povertà .Â
Riportiamo di seguito il testo dell’Audizione della Corte dei Conti in Parlamento, relativo alla Legge di Stabilità e in particolare alla misure sulle Amministrazioni centrali:
Nel 2016 le misure contenute nella legge di stabilità determinano una variazione netta della spesa delle Amministrazioni centrali di poco superiore al miliardo. Tale flessione èil combinato disposto dell’operare di diverse misure: alcune destinate ad assicurare un’azione di contenimento della spesa, altre volte a rispondere ad esigenze inderogabili o a finanziare (anche ricorrendo a fondi già stanziati e scontati nel quadro tendenziale) interventi di particolare valenza sociale. Nel biennio successivo, la prevalenza delle maggiori spese comporta un’inversione del risultato, con un peggioramento del contributo ai saldi di finanza pubblica particolarmente consistente. Va, tuttavia, rilevato come su questo risultato pesino gli accantonamenti al fondo per la politica economica e a quello per la riduzione della pressione fiscale. Le misure volte al contenimento della spesa comportano, nelle valutazioni del Governo, un miglioramento dell’indebitamento netto di poco meno di 2,7 miliardi nel 2016, che si riduce a 1,8 e 2 miliardi, nel biennio successivo. Una variazione da ricondurre, prevalentemente, ad un minor rilievo dei tagli alla spesa in conto capitale nel 2017 e nel 2018 rispetto ai 2 miliardi previsti per il 2016, anche considerando l’effetto di misure di dismissione immobiliare. Di limitato rilievo, l’incidenza della maggiore spesa per il personale e per i beni culturali. Sono le misure destinate ad interventi di carattere sociale a comportare l’onere netto maggiore, in parte compensate dal contributo alla riduzione dei saldi degli interventi in campo previdenziale.