Il Papa dei poveri. Questa èl’immagine che Bergoglio vuole dare al suo pontificato. E coltiva questa immagine nei fatti, vivendo al riparo dei riflettori, in una suite modesta che non ha niente a che vedere con gli sfarzi cui altri papi prima di lui di hanno abituato. Si comprende allora la sua ira legata all’EXPO 2015. Il Papa non ècontrario a prescindere all’esposizione universale anche perchè potrebbe essere un’occasione per molti paesi, anche pi๠poveri, di presentarsi ai visitatori e di invogliarli a viaggiare alla scoperta delle bellezze naturali e turistiche.
Il Papa perಠnon trova utile che la Santa Sede abbia il suo spazio all’Esposizione universale di Milano. Il fatto èche la Chiesa, in quest’opera, ha investito troppi soldi e il Fatto Quotidiano, che ha tra i suoi informatori delle persone vicine a Bergoglio, riporta l’ira di Papa Francesco.
C’èchi fa notare come la Santa Sede anche in altre esposizioni universali, abbia avuto il suo spazio senza che il Papa di turno alzasse un polverone a riguardo. Quello che perಠBergoglio fa notare èl’entità dell’investimento. Sono stati spesi 3 milioni di euro e l’Osservatore Romano precisa che sono stati usati per realizzare “solo trecentosessanta metri quadrati di superficie calpestabileâ€. Il minimo investimento indispensabile legato al contributo offerto da Pontificio Consiglio della Cultura, presieduto dal cardinale Gianfranco Ravasi, Conferenza episcopale italiana e arcidiocesi di Milano.
Per capire lo spreco si puಠfare una similitudine infelice, ovvero: la CEI ha investito 1 milione di euro (la stessa cifra destinata all’EXPO) per le migliaia di persone degli arcipelaghi di Vanuatu e Tuvalu nell’Oceano Pacifico rimaste senza tetto a causa del ciclone Pam.