I manager pi๠poveri d’Italia? Sono napoletani e baresi che si ritrovano a guadagnare anche meno di 12 mila euro all’anno rispetto al lavoro di un collega lombardo.
Ma la situazione resta pi๠o meno invariata anche per i calabresi o per i siciliani e i dati emersi dalla Guida alla retribuzione dei dirigenti in Italia, realizzata da Badenoch & Clark, azienda specializzata nel recruiting di figure manageriali ed executive, in collaborazione con JobPricing conferma che i dirigenti meridionali sono nettamente meno retribuiti rispetto ai colleghi del Nord. Tutti loro, eccezion fatta solo per i sardi, vengono relegati nella seconda metà della classifica. I pi๠ricchi sono invece i dirigenti che lavorano in grandi aziende della Lombardia soprattutto nel settore alimentare e dei beni di largo consumo e con ruoli di direzione generale o legale mentre il fanalino di coda della classifica èdato dai manager di società di servizi e consulenza software che lavorano in Basilicata.
Il gap di stipendio annuo fra un dirigente milanese e uno potentino arriva addirittura a 20 mila euro annui, con 104 mila euro a fronte di 84 mila.
E tra i dirigenti nel settore food&wine e i manager delle società di servizi e consulenza software esiste una differenza di 23 mila euro di retribuzione.
Andando invece ad osservare l’età anagrafica e la seniority nel ruolo, lo studio lascia emergere che le retribuzioni crescono del 7,1% se si possiede un’esperienza che varia da meno di 2 anni a pi๠di 5, del 30,3% per dirigenti da 25-34 anni a oltre i 65 anni.
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