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Nei consumatori cresce la fiducia verso il futuro

crisi dei consumi

L’istituto statistico ISAE ha diffuso i dati su un’indagine promossa periodicamente: ad essere misurata èla fiducia che i consumatori esprimono sulla propria situazione personale per i mesi che verranno.

Ebbene, su duemila persone intervistate nelle prime due settimane di dicembre, èmerso un punteggio pari a 113,7. Questo punteggio, che pondera diversi valori, èdi difficile lettura per i profani; ma èsufficiente sapere che si tratta del punteggio pi๠alto dal luglio 2002.


Probabilmente l’idea che, dopo la crisi, d’ora in avanti si possa risalire ha avuto il suo peso, cosଠcome il fatto che complessivamente il sistema-Italia, in termini di inflazione e disoccupazione, abbia tenuto abbastanza bene, perlomeno in confronto ad altri Paesi come la Spagna o l’Irlanda.

Se perಠgli italiani appaiono fiduciosi per un personale 2010 migliore del 2009 che sta andando a chiudersi, il discorso appare diverso per le riflessioni di carattere pi๠generale. Le prospettive sull’economia nazionale, infatti, vanno abbassandosi dal punteggio 93,7 a 92,6, ed èl’unico indicatore fra i tanti analizzati dall’indagine dell’ISAE che registra una variazione negativa.

I risultati di quest’indagine sono confermati dal professor Sandro Castaldo, esperto di marketing dell’università  Bocconi, intervistato dal “Sole 24 Ore”. Castaldo segnala che la miglior dimostrazione di questa crescita della fiducia èdata dal (sia pur modesto) incremento dei consumi negli ultimi mesi, dopo mesi di continua e profonda decrescita, ma anche dal rialzo dei valori di Borsa dopo un annus horribilis.


Secondo il professore, il motivo della crescita della fiducia èda ricercarsi nella necessità  di ridurre le spese quotidiane nei mesi passati: questo fatto, secondo Castaldo, “incide in maniera particolare sulla percezione delle persone, migliorandone le aspettative”.