Lo conferma il portale Monster, secondo il quale addirittura il 42% delle offerte pubblicate concerne laureati nell’area economica.
E in effetti, ad un anno dal fatidico diploma, pi๠del 73% degli economisti trova un’occupazione, con uno stipendio mensile medio che supera i 1.300 euro, fra le medie pi๠alte riscontrate nell’analisi del consorzio Almalaurea.
Sono due i punti di forza di questi giovani: una notevole versatilità nelle loro competenze e il fatto lapalissiano che ogni azienda, qualunque attività svolga, èun soggetto che opera nel mercato e sottosta alle leggi dell’economia, per cui necessita di esperti nelle dinamiche della finanza, della contabilità , del fisco e del controllo di gestione.
Qui pi๠che in altri campi, perà², èrequisito indispensabile la conoscenza dell’inglese.
Spesso i neo-assunti laureati in economia partono dalla gavetta, e cioèdal settore vendite. I pi๠in gamba, tuttavia, hanno solitamente la possibilità di fare carriera e puntare alle mansioni di stampo manageriale.
Un’altra possibilità èquella di tentare la strada della libera professione e puntare a diventare dottori commercialisti. Strada, perà²,piuttosto ardua e da seguire solo se vi èsufficiente convinzione, a causa della necessità di svolgere un tirocinio triennale e superare un difficile esame di Stato.
Gettonatissimo, infine, l’impiego in banca, in cui la stragrande maggioranza dei dipendenti sono laureati in economia, e non ètrascurabile nemmeno la partecipazione a concorsi pubblici nazionali e locali.