Si va in pensione pi๠tardi, ma con assegni pi๠alti: questo èquanto emerge dai flussi di pensionamento del 2017 diffusi dall’Inps e confrontati con l’anno precedente.Gli assegni erogati l’anno scorso sono aumentati del 7,1%: si èpassati dai 970 euro del 2016 ai 1.039 del 2017 in concomitanza anche dell’aumento dell’età che èpassata a 66,7 anni nel 2017 rispetto ai 66,4 anni del 2016.
Per la prima volta l’importo medio dei nuovi assegni ha superato i mille euro: si va dai 2.275 euro al mese per le pensioni di anzianità dei lavoratori dipendenti ai 239 euro delle pensioni di vecchiaia dei lavoratori parasubordinati, mentre gli artigiani hanno pensioni di 842 euro e i commercianti, pensioni di vecchiaia di 927 euro.
L’età media di decorrenza èaumentata di tre mesi rispetto allo scorso anno, ma ad incidere èanche l’età delle pensioni di reversibilità che vengono concesse a un’età media di 75 anni. In particolare, l’età di decorrenza per le pensioni di vecchiaia l’anno scorso èstata di 66,6 anni per gli uomini (come nel 2016) e di 64,8 per le donne (invece dei 64 anni dell’anno precedente), le pensioni di anzianità sono scattate a 61,2 anni (61 nel 2016) per i lavoratori e a 59,9 per le lavoratrici (59,6 nel 2016). L’età per gli assegni di invalidità èinvece rimasta uguale per gli uomini (53,8 anni(, mentre per le donne èaumentata dai 51,6 anni del 2016 ai 51,8 anni del 2017.
Aumenta del 6,2% il numero di pensioni liquidate nel 2017 e si èpassati dalle 486.076 del 2016 alle 516.706 dell’anno passato. Aumentano anche le pensioni di vecchiaia, pari a 155.592 rispetto alle 125.436 del 2016 (+24% ) mentre quelle anzianità /anticipate sono ammontate a 140.193 rispetto alle 120.371 dell’anno precedente (+16,4%). Scendono le pensioni di invalidità che passano dalle 51.424 del 2016 alle 41.432 del 2017 e quelle ai superstiti, pari a 179.489 rispetto alle 188.848 dell’anno precedente.
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