I dati parlano di un aumento del PIL che senz’altro èun dato confortante ma èanche da valutare in relazione alla condizione europea e alle differenze che sorgono tra nord e sud. Ecco com’ècambiato il prodotto interno lordo dell’Italia.Â
Nel 2015 il Pil ai prezzi di mercato èstato pari a 1.636.372 milioni di euro correnti, con un aumento dell’1,5% rispetto all’anno precedente. In volume il Pil èaumentato dello 0,8%, registrando una crescita dopo tre anni consecutivi di flessioni.
Si apre con queste parole il report dedicato al prodotto interno lordo dell’Istat. L’intero racconto del cambiamento della situazione economica italiana èdisponibile all’indirizzo seguente ma ecco anche il riassunto degli elementi principali con l’appuntamento all’aggiornamento del 23 settembre.
I dati disponibili per i principali paesi sviluppati indicano un aumento del Pil in volume negli Stati Uniti (2,4%), nel Regno Unito (2,2%), in Germania (1,7%) e in Francia (1,2%). Dal lato della domanda interna nel 2015 si registrano, in termini di volume, variazioni positive nei consumi finali nazionali (0,5%) e negli investimenti fissi lordi (0,8%). Per quel che riguarda i flussi con l’estero, le esportazioni di beni e servizi sono aumentate del 4,3% e le importazioni del 6,0%.
La domanda interna ha contribuito positivamente alla crescita del Pil per 0,5 punti percentuali (1,0 al lordo della variazione delle scorte) mentre la domanda estera netta ha fornito un apporto negativo per 0,3 punti. A livello settoriale, il valore aggiunto ha registrato aumenti in volume nell’agricoltura, silvicoltura e pesca (3,8%), nell’industria in senso stretto (1,3%) e nelle attività dei servizi (0,4%). Le costruzioni hanno invece registrato un calo dello 0,7%.
L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche (AP), misurato in rapporto al Pil, èstato pari al -2,6%, a fronte del -3,0% del 2014. L’avanzo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) misurato in rapporto al Pil èstato pari all’1,5% (1,6% nel 2014).
In occasione del rilascio delle stime annuali del Pil relative al 2015 èstata effettuata una revisione straordinaria delle serie storiche di alcuni aggregati per il periodo 1995-2012. L’impatto della revisione èmolto contenuto, con una riduzione mediamente pari a circa lo 0,1% del livello del Pil; le variazioni annue restano pressochè invariate.