Aprire una partita Iva adesso, nel 2014, potrebbe voler dire: evitare il forfait al 15% previsto dalla legge di Stabilità , ma conviene davvero e soprattutto a chi? Anticipare l’avvio dell’impresa èconveniente in base al reddito e all’imponibile. Una piccola guida.
Da gennaio, come definito dalla legge di Stabilità , il Regime dei Minimi cambia e chi apre una partita IVA si ritrova con un’aliquota al 15% anzichè al 5% com’èoggi. Sarebbe logico pensare che a questo punto èmeglio accelerare i tempi ma in realtà conviene soltanto se un professionista riesce a dichiarare pi๠di 15 mila euro.
Se invece si prevede di avere un’attività con un fatturato inferiore, forse si puಠaspettare il 2015 ma per fare una valutazione corretta bisogna tenere in considerazione i tetti di spese personale, i costi dei beni strumentali, la contribuzione previdenziale e la deducibilità dei costi.
Facciamo chiarezza: se si stimano ricavi annuali che rientrano tra quelli previsti dal nuovo Forfait, allora il passaggio dal vecchio regime agevolato, quello per l’imprenditoria giovanile per i lavoratori in mobilità , al nuovo regime èobbligatorio.
Sulla permanenza nel vecchio regime con aliquota al 5% non ci sono linee chiara ma sembra possibile restare nel club fino allo scadere dei limiti temporali previsti dai precedenti regimi, quindi fino ai 35 anni compiuti.
Il contribuente a partita IVA che per l’anno 2015 non prevede di rientrare nei nuovi limiti di reddito, puಠcontinuare ad applicare l’aliquota al 5% fino alla scadere del vecchio regime. Da considerare perಠun aspetto molto importante, quello che consente alle nuove attività che hanno il Forfait di abbattere un terzo dell’imponibile per tre anni.
Tra il vecchio e il nuovo regime la situazione cambia soprattutto tra autonomi che non prevedono spese e imprese che ne sostengono un bel po’ e infatti i coefficienti per questi contribuenti sono pi๠elevati. L’aliquota nel 2015 si applicherà sottraendo soltanto la spesa contributiva e non facendo una differenza tra costi e ricavi come ora.