àˆ da notare, a questo proposito, come la crisi globale non abbia frenato tale crescita progressiva: il motivo èprobabilmente da ricercarsi in un mercato con ancora enormi prospettive da sfruttare, soprattutto nei Paesi dove le forme di pagamento senza l’uso del contante (“non-cashâ€) èancora agli inizi.
Un importante motivo dello sviluppo delle carte di credito e di debito èdato anche dall’incessante marketing delle aziende bancarie, che fanno di tutto per promuoverne l’utilizzo. Il motivo èsemplice: i costi di gestione sono meno della metà dei relativi ricavi, e dunque si tratta di un business redditizio e in continua espansione.
Nel 2008, le transazioni complessive con pagamenti non-cash sono state circa duecentocinquanta miliardi, con un incremento dell’8,6% rispetto all’anno precedente. Dati ancora pi๠alti (intorno al 15%) se osserviamo il dettaglio delle transazioni a livello internazionale.
Il Paese dove questo particolare sistema di pagamenti èpi๠sviluppato in assoluto sono gli Stati Uniti, mentre i maggiori tassi di crescita relativa sono nelle nazioni asiatiche emergenti.
Ma anche l’Europa sta facendo passi da gigante, pur con profonde disomogeneità . Se infatti si calcola che la media dei pagamenti non-cash nel Paese comunitario capofila, la Finlandia, èpari a 340 per abitante, l’Italia ristagna nella parte bassa della graduatoria insieme con altri Stati mediterranei e dell’Europa orientale, intorno alle sessanta transazioni non-cash pro-capite all’anno.
Il problema èprobabilmente di natura culturale: non èstata ancora completamente superata la naturale diffidenza verso il denaro “virtualeâ€. Tuttavia, anche il nostro Paese negli ultimi anni sta invertendo la rotta in quest’ambito.