I dati, naturalmente, fanno riferimento, allo stipendio lordo: tasse e contributi previdenziali a carico del lavoratore non sono conteggiati.
Il settore di gran lunga pi๠privilegiato, perlomeno dal punto di vista retributivo, èquello della magistratura. Mediamente, infatti, ogni giudice ha ricavato l’anno scorso la considerevole somma di 126.258 euro.
Diversi gradini pi๠in basso, ma comunque a livelli ragguardevoli, si trovano il personale delle strutture diplomatiche e prefettizie, fra gli 86 e gli 88mila euro, e poco sotto, inaspettatamente, l’organico dei penitenziari, con uno stipendio medio annuo lordo pari a 76.000 euro. Si tratta, evidentemente, del maggior compenso riservato a chi lavora in condizioni di evidente disagio.
Il personale universitario (un eterogeneo coacervo che va dai professori ordinari ai bidelli) raggiunge uno stipendio medio di 44.000 euro, mentre i dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale possono contare su circa 37.000 euro.
Ai gradini bassi della graduatoria, invece, troviamo i comparti della scuola e dei dipendenti di ministeri, Regioni ed enti locali: il dato medio, nel 2008, èstato per tutti loro poco al di sopra dei 28.000 euro. E poichè si tratta di un esercito di milioni di lavoratori, il loro stipendio non esaltante (per quanto, in tempi di crisi galoppante, tutt’altro che disprezzabile) deprime il dato medio complessivo.
Nel 2008, conclude infatti la Ragioneria Generale dello Stato, ogni dipendente pubblico ha ottenuto in media uno stipendio lordo pari a 33.089 euro.