Scatterà dal prossimo 16 ottobre la cosiddetta tassa Airbnb, la tassa sugli affitti brevi introdotta pochi mesi fa nella manovra correttiva di primavera in base alla quale gli intermediari immobiliari, portali online o agenzie tradizionali attive nel mercato degli affitti turistici, debbano versare gli importi della cedolare secca al 21%.
La norma doveva entrare in vigore lo scorso giugno, ma i clamorosi ritardi sulle modalità dei versamenti hanno causato lo slittamento. E adesso Airbnb ha deciso di fare ricorso al Tar contro la tassa sugli affitti brevi definendolo un atto “formale” per poter intavolare una discussione con il Ministero dell’Economia finanze per trovare “una soluzione efficace ma realizzabile” sulla cedolare.