Se sarà necessario, ancora una volta, la Banca Centrale Europea potrebbe entrare in campo adottando nuove misure adatte a salvaguardare l’economia dell’UE da un nuovo crollo e da un nuovo baratro. Ne parla Confesercenti commentando gli ultimi dati statistici.Â
“Il quantitative easing della Bce sta aiutando l’economia e un ulteriore stimolo dovrebbe provenire dalle misure ancora da attuare. Tuttavia il consiglio direttivo seguirà con attenzione l’evoluzione delle prospettive per la stabilità dei prezzi e, se necessario per il conseguimento del suo obiettivo, agirà ricorrendo a tutti gli strumenti disponibili nell’ambito del suo mandatoâ€. Lo ha scritto la Bce nel bollettino economico.
Scrive ancora la Banca Centrale Europea rispetto alla situazione italiana
“nel dare ulteriore flessibilità ai conti pubblici italiani, derogando al percorso di riduzione del debito concordato, i giudizi della Commissione europea non hanno considerato che le precedenti mancanze in materia di risanamento di bilancio costituissero un fattore aggravante†– aggiungendo che la Ue non ha neanche quantificato in maniera esauriente l’impatto dei fattori rilevanti per assicurare che eventuali discrepanze rispetto alla regola del debito fossero pienamente spiegateâ€.
La Bce, infine, ha ricordato che la Commissione tornerà a valutare il risanamento italiano in autunno, sulla base del documento programmatico di bilancio per il 2017. Fino a questo momento, comunque, si èandati oltre i limiti, cioèla BCE ha spinto i tassi dove non aveva mai osato. Il tasso che le banche private dovrebbero (quando positivo) pagare alla Bce per i prestiti a breve scadenza – èstato portato a zero lo scorso marzo. Come spiega in questo caso Il Sole 24 Ore:
Il deposit facility rate – il tasso che la Bce dovrebbe (quando positivo) pagare alle banche private per la liquidità che queste parcheggiano nel conto che detengono presso la Bce – èstato addirittura spinto nel territorio inesplorato di -0,4%.