Tagli, tagli e ancora tagli agli sportelli bancari di tutta Italia con l’obiettivo preciso di ridurre i costi andando incontro alle nuove abitudini dei clienti.
Nell’arco di soli sette anni la situazione èprecipitata e sono stati registrati ben 6.289 sportelli in meno, con ben 383 Comuni che sono totalmente rimasti privi di banche.Â
àˆ questa la denuncia che arriva da una recente indagine del sindacato First Cisl che conferma anche come il personale sia sceso di circa 26mila unità .
A pagare il prezzo dei tagli delle filiali perಠsono soprattutto le zone marginali e i piccoli Comuni magari abitati soprattutto da anziani che si trovano pertanto costretti a mantenere in casa maggiore disponibilità di contante con il rischio di aumentare anche la microcriminalità .
Il sindacato, parla anche del negativo impatto sull’economia locale e sulle imprese con la chiusura degli sportelli anche in zone inaspettate.
Scorrendo il rapporto della Cisl nell’Italia nord-occidentale i comuni serviti dagli sportelli bancari sono 1.923 nel 2017 registrando un calo del 4,6% rispetto al 2010.
In Italia nord-orientale sono 1.258 (con un -7%) e in Italia centrale 786 (con un -6,2%), ma la contrazione maggiore si registra al Sud con 1.556 chiusi (-8,5%) con punte del -9,3% nelle Isole.
Di fatto, circa un quarto delle filiali perse negli ultimi sette anni èstato chiuso nel solo 2017: otto anni fa erano presento sul territorio 33.663 agenzie bancarie, il 31 dicembre scorso erano scese a 27.374 e se si mantenesse un ritmo del genere nell’arco di 15 anni le presenza fisica della banche sparirebbe definitivamente del tutto dal territorio.
BANCHE, àˆ BOOM DI CLIENTI WEB
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